I nostri Struffoli (ricetta classica napoletana)
I nostri Struffoli (ricetta classica napoletana)
Introduzione
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Ingredienti
- Per l'impasto
liquore all’anice oppure rum30 ml
olio per friggere600 ml
uova medie3
buccia grattugiata di arancia1
buccia grattugiata di limone1
saleq.b.
farina ’00400 g
burro fuso freddo80 g
zucchero40 g
lievito per dolci3 g
- Per la composizione e decorazione
confettini coloratiq.b.
perline di zucchero color argentoq.b.
scorza d’aranciaq.b.
frutta candita a sceltaq.b.
miele300 g
zucchero a velo vanigliato10 g
Procedimento
STEP 1
In una ciotola rompere le uova, aggiungere lo zucchero e un pizzico di sale. Grattugiare le bucce di arancia e limone. Aggiungere l’olio di semi, e il liquore all’anice e poi incorporare la farina. Continuare ad impastare e amalgamare gli ingredienti e quando l’impasto è solido, versarlo sul piano di lavoro. L’impasto è pronto quando non si attacca più alle dita.
STEP 2
Riprendere l’impasto e lavorare ancora un po’ con le mani. Stendere con il mattarello per avere una sfoglia spessa circa mezzo centimetro. Tagliare l’impasto a strisce con un coltello e con ognuna di esse formare un filoncino arrotolandolo con le mani sul tavolo. Quindi tagliare a pezzettini di 1 centimetro circa.
STEP 3
Versare in una pentola l’olio per friggere, quando è pronto versare gli struffoli pochi per volta e far dorare bene mescolando.
STEP 4
Scolarli su carta assorbente. Una volta fritti tutti, si può completare con la copertura e la decorazione.
STEP 5
In una casseruola che possa contenere tutti gli Struffoli realizzati, versare il miele e lo zucchero a velo vanigliato, quindi fare sciogliere a fuoco molto basso, girando con un cucchiaio di legno.
STEP 6
Dopo aver effettuato la caramellatura, versare gli struffoli in piatto largo, dare la forma desiderata (di solito una cupola) e guarnire con le perline e la frutta candita.
Lo chef consiglia:
Gli Struffoli si conservano a temperatura ambiente per 1 settimana – 10 giorni e potete lasciarli nel piatto da portata.
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Il mio nome è un altro, ma tutti, dico tutti, mi chiamano Nino. Da qui l'alias il Ninotto 'o cuoco pazzo. Sono un pensionato che ama dilettarsi in cucina con ricette classiche e quasi sempre della tradizione campana, ma che ama soprattutto mangiare cose buone. Amo seguire trasmissioni di chef famosi da cui ho imparato tanti trucchetti (che Dio li benedica). Alcune ricette le prendo da programmi gastronomici in TV o su internet e le preparo a modo mio cercando di non alterararle troppo.
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