Ciabatte con impasto verde alle cime di rapa
Ciabatte con impasto verde alle cime di rapa
Introduzione
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Ingredienti
Procedimento
STEP 1
In una ciotola sciogliere lo zucchero e il lievito di birra nell'acqua di cottura delle cime di rapa.
STEP 2
In una ciotola capiente versare tutta la farina e unire a poco a poco la miscela di acqua e lievito mescolando con una spatola di silicone o un cucchiaio di legno. Dopo aver fatto assorbire bene l'acqua aggiungere il sale. Il composto a questo punto sarà amalgamato ma molto appiccicoso.
STEP 3
Spostare il composto in un recipiente unto d'olio (si può usare un tupperware o una ciotola da coprire con la pellicola trasparente) e lasciarlo riposare per 30 minuti.
STEP 4
Dopo 30 minuti prendere l'impasto e fare delle pieghe di rinforzo. Non è necessario rimuoverlo dal recipiente unto ma va lavorato lì dentro. Per fare le pieghe prendere un lato dell'impasto e ripiegarlo verso l'interno. Fare la stessa cosa su tutti i 4 lati dell'impasto. Non preoccupatevi se è appiccicoso, è normale. Una volta fatte tutte le pieghe richiudere l'impasto e farlo riposare altri 30 min.
STEP 5
Rifare le pieghe ogni 30 minuti per altre 2 volte (3 volte in totale quindi). A mano a mano l'impasto diventerà meno appiccicoso e più elastico e liscio. Dopo le 3 pieghe lasciare lievitare l'impasto fino al raddoppio del volume. Ci metterà circa 1 ora, 1 ora e mezza a seconda della temperatura ambientale.
STEP 6
Dopo la lievitazione finale prendere l'impasto, metterlo su un piano ben infarinato, dividerlo in due e dare la forma di 2 filoncini, che vanno posizionati sulla leccarda del forno foderata di carta forno.
STEP 7
Far riposare i filoncini per 15 minuti e nel frattempo preriscaldare il forno a 200 gradi.
STEP 8
Cuocere per circa 20/25 min con forno statico a 200 gradi. Controllare l'avvenuta cottura bussando sulla crosta sia sotto che sopra.
Lo chef consiglia:
Io ho usato l'acqua di cottura delle cime di rapa che ha rilasciato un bel colore verde ma potete provare con l'acqua di cottura di qualsiasi verdura. Cicoria, bieta, rapa etc.
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Perennemente sull’orlo di una crisi di pane (ma non solo). La cucina è il giardino zen dove mi rilasso, mi diverto e sperimento. Assaggio tutto quello che non conosco anche a mio rischio e pericolo (l’esperimento del durian la sconsiglio a tutti). Sono curiosa e aperta a tutte le cucine del mondo.
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